VIAGGIARE CAMMINANDO VUOL DIRE ENTRARE IN CONTATTO CON LA TERRA, CHE CALPESTIAMO PASSO DOPO PASSO, E CON LA SUA NATURA A CUI ABBANDONARE I NOSTRI SENSI PER FARSI ACCOGLIERE DA LEI IN UN ABBRACCIO RISTORATORE E RIGENERANTE. E DUNQUE ABBRACCIARE UN ALBERO, DORMIRE SOTTO LE STELLE, ASCOLTARE IL SILENZIO, ANNUSARE E ASSAGGIARE LE ERBE INCONTRATE, BAGNARSI NEI TORRENTI O NELLE CALETTE ISOLATE DEI MARI MEDITERRANEI, AMMIRARE IL VOLO DI UN RAPACE, SONO TUTTE EMOZIONI CHE CI RIEMPIONO DI ENERGIA. È UN VIAGGIARE A BASSA VELOCITÀ, E QUINDI È LA FORMA DI VIAGGIO CHE CONSENTE MAGGIORMENTE UN APPROFONDIMENTO VERTICALE DEI LUOGHI ATTRAVERSATI. IL CAMMINARE SI È EVOLUTO IN QUESTI ANNI DA ATTIVITÀ SPORTIVA E PERFORMANTE (ARRIVARE SULLA CIMA) A ATTIVITÀ DI VAGABONDAGGIO, SPIRITUALE, DI CRESCITA INTERIORE. IL CAMMINARE SEMPRE DI PIÙ È UN GESTO RIVOLUZIONARIO, CONTROCORRENTE, MA ANCHE UN BISOGNO PROFONDO CHE TORNA A GALLA. DI TUTTO QUESTO VOGLIAMO PARLARVI, INTRODUCENDOVI A QUESTA NOBILE ARTE.