DAL GRAND TOUR AD OGGI L’ITALIA È SEMPRE STATA META DI TURISTI, ATTRATTI DALLE BELLEZZE ARTISTICHE COME NATURALI E STORICHE. LA MAGGIOR PARTE DI QUESTI VIAGGIATORI, ALLORA COME OGGI, SI CONCENTRAVA NELLE LOCALITÀ PIÙ FAMOSE: LE CITTÀ D’ARTE, CAPRI, LE ALPI. ALCUNI TUTTAVIA ERANO INCURIOSITI DA AREE DELLA PENISOLA MENO NOTE E, ALMENO FINO A QUALCHE DECENNIO FA, PIÙ SELVAGGE. UNA DI QUESTE ERA L’ABRUZZO, LE CUI MONTAGNE, FORESTE E BORGHI AFFASCINARONO QUESTI AVVENTUROSI TRA I QUALI CI FURONO, TRA L’800 E IL ‘900, ALCUNI ARTISTI CELEBRI, COME G. BIZET O M. C. ESCHER. ATTRAVERSO PAGINE DI DIARIO E UNA SCELTA DI LORO OPERE, CRISTINA TERNOVEC CI FA RIVIVERE LA SORPRESA E LA GIOIA, MA ANCHE LA FATICA, DI QUESTI PIONIERI DEL TURISMO APPENNINICO, IN UN LIBRO CHE, AIUTANDOCI A VEDERE UN TERRITORIO CON OCCHI DIVERSI, È UNO STIMOLANTE COMPAGNO DI VIAGGIO PER IL TURISTA CURIOSO DEI NOSTRI GIORNI.
“FINALMENTE, GIUNTI IN CIMA, TROVIAMO UNA SPIANATA LARGA QUATTRO O CINQUECENTO PASSI. IVI SI HA LA PRIMA VEDUTA DEL LAGO.
SAREBBE DIFFICILE DI ESPRIMERE L’IMPRESSIONE PRODOTTA DA QUEL PANORAMA. QUELL’IMMENSA ESTENSIONE D’ACQUA CHE IL VIAGGIATORE VEDE IMPROVVISAMENTE APPARIRE A’ SUOI PIEDI E CHE DOPO UNA SALITA DI PIÙ DI TRENTADUE MIGLIA V’OFFRE L’ASPETTO D’UN MARE TRASPORTATO SULLA VETTA D’UN MONTE, GIUSTIFICA LE PAROLE CHE STRABONE SCRISSE, AL MIRAR IL LAGO, MILLE NOVECENTO ANNI FA, DALLO STESSO PUNTO OVE SIAMO:
“PRESSO ALBA FUCENSE È IL LAGO FUCINO, SIMILE AD UN MARE PER LA GRANDEZZA, DI CUI GODONO PRINCIPALMENTE I MARSI E TUTTI COLORO CHE DIMORANO LUNGO LE SUE SPONDE’’.
(ALEXANDRE DUMAS)
CRISTINA TERNOVEC
RESTAURATRICE E MUSICISTA, HA RIUNITO L’INTERESSE PER L’ARTE E LA STORIA ALLA PASSIONE PER LA NATURA E LA MONTAGNA.
AMA PERCORRERE I SENTIERI SOFFERMANDOSI SULLE NUMEROSE TESTIMONIANZE CHE CI RACCONTANO IL PASSATO DEI LUOGHI, SENZA TRALASCIARE LA BELLEZZA CHE LA NATURA SA SPRIGIONARE ATTRAVERSO LA SUA COLORATISSIMA FLORA E IL CONTINUO MUTARE DEI PAESAGGI.