L'AUTOBIOGRAFIA DEL ROCK'N'ROLLER DELL'ALPINISMO. LA MIA VIA PIÙ BELLA È LA MIA VITA. PER DECENNI LO SCALATORE E ALPINISTA ESTREMO THOMAS HUBER SI È MOSSO SULL'ORLO DELL'ABISSO, SEMPRE AL LIMITE. HA COMPIUTO PRIME ASCENSIONI STRAORDINARIE E ARRAMPICATE SPETTACOLARI CHE NESSUNO AVEVA MAI OSATO PRIMA, HA SUBITO SCONFITTE, È SOPRAVVISSUTO A GRAVI INCIDENTI E A UN TUMORE AI RENI. HA FATTO DEL FALLIMENTO UNA VIRTÙ E SI È RIALZATO ANCORA E ANCORA. PERCHÉ, COME SOSTIENE NEL SUO INGUARIBILE OTTIMISMO, L'UNICA VERA ESPERIENZA TRAGICA IN MONTAGNA È PERDERE IL PROPRIO COMPAGNO DI CORDATA. MA A LUI NON È MAI SUCCESSO ED È QUESTA, COME DICE, LA SUA GRANDISSIMA FORTUNA. «TUTTO IL RESTO, I FALLIMENTI, GLI INCIDENTI, LE FERITE... TUTTO FA PARTE DELL'ALPINISMO.» IN QUESTO LIBRO THOMAS RIPERCORRE LA SUA VITA, DALL'INFANZIA AI PIEDI DELLE ALPI E DALLE PRIME SCALATE FINO ALLE IMPRESE DI ASSOLUTO VALORE ALPINISTICO COMPIUTE ASSIEME AL FRATELLO ALEXANDER CON CUI HA DATO VITA ALLA CELEBERRIMA CORDATA DEGLI HUBERBUAM. E CONDIVIDE CON IL LETTORE LE SUE RIFLESSIONI IRONICHE E COMMOVENTI SUL SENSO DEL TEMPO CHE PASSA, SULLE POSSIBILITÀ CHE SI CHIUDONO E ALTRE CHE SI APRONO, SULL'IMPORTANZA DI MANTENERE SEMPRE QUELLA SCINTILLA DI ADOLESCENZA CHE È ESSENZIALE PER RESTARE VIVI INTERIORMENTE.