BASTA POCO. MOMENTI STRAORDINARI DI UNA VITA QUASI ORDINARIA
22,90 €
(22,90 € N.)
Tasse incluse
Titolo
BASTA POCO. MOMENTI STRAORDINARI DI UNA VITA QUASI ORDINARIA
Autore
CURNIS MARIO PONTA A. (CUR.)
Editore
MONDADORI ELECTA
Collana
RIZZOLI ILLUSTRATI
Anno di pubblicazione
2023
Ean
9788891839206
L'abbondanza è una malattia che dà assuefazione: vuoi sempre di più, ma sotto c'è il vuoto. È quando hai perso tutto che capisci se ciò che avevi valeva davvero. Magari scopri che ti basta poco, e che molto di ciò che ci rende felici è gratis. Perché si può vivere come si va in montagna: con il minimo indispensabile e un po' di umiltà e di attenzione. Alleggerire lo zaino, rinunciando alle comodità, aiuta a riempirlo di bellezza e libertà. Mario Curnis ha imparato che il possesso è una sicurezza fragile, e così ci offre le sue lezioni di sopravvivenza: curare una casa e le sorgenti, godersi il bosco e i ricordi. La sua biografia comincia prima della guerra, in un mondo che oggi fatichiamo a ricordare tuttavia Mario ha molti più anni di quelli che si contano sulla sua carta d'identità: è figlio di una storia antica quanto il castagno. Sarebbe però un errore crederlo chiuso nel passato, perché è vero che lui è 'di un'altra generazione', ma attenti: si tratta di una generazione futura. Il suo approccio all'ambiente ci parla di un mondo nuovo, un mondo che vedremo o forse no, ma che è l'unico in cui dovremmo augurarci di imparare a vivere. Dopo 'Diciotto castagne', Curnis torna a raccontare la sua visione rigorosa e poetica della vita. Il suo ritorno alla natura non è nostalgia di un paradiso perduto, ma speranza e promessa.
L'ABBONDANZA È UNA MALATTIA CHE DÀ ASSUEFAZIONE: VUOI SEMPRE DI PIÙ, MA SOTTO C'È IL VUOTO. È QUANDO HAI PERSO TUTTO CHE CAPISCI SE CIÒ CHE AVEVI VALEVA DAVVERO. MAGARI SCOPRI CHE TI BASTA POCO, E CHE MOLTO DI CIÒ CHE CI RENDE FELICI È GRATIS. PERCHÉ SI PUÒ VIVERE COME SI VA IN MONTAGNA: CON IL MINIMO INDISPENSABILE E UN PO' DI UMILTÀ E DI ATTENZIONE. ALLEGGERIRE LO ZAINO, RINUNCIANDO ALLE COMODITÀ, AIUTA A RIEMPIRLO DI BELLEZZA E LIBERTÀ. MARIO CURNIS HA IMPARATO CHE IL POSSESSO È UNA SICUREZZA FRAGILE, E COSÌ CI OFFRE LE SUE LEZIONI DI SOPRAVVIVENZA: CURARE UNA CASA E LE SORGENTI, GODERSI IL BOSCO E I RICORDI. LA SUA BIOGRAFIA COMINCIA PRIMA DELLA GUERRA, IN UN MONDO CHE OGGI FATICHIAMO A RICORDARE TUTTAVIA MARIO HA MOLTI PIÙ ANNI DI QUELLI CHE SI CONTANO SULLA SUA CARTA D'IDENTITÀ: È FIGLIO DI UNA STORIA ANTICA QUANTO IL CASTAGNO. SAREBBE PERÒ UN ERRORE CREDERLO CHIUSO NEL PASSATO, PERCHÉ È VERO CHE LUI È "DI UN'ALTRA GENERAZIONE", MA ATTENTI: SI TRATTA DI UNA GENERAZIONE FUTURA. IL SUO APPROCCIO ALL'AMBIENTE CI PARLA DI UN MONDO NUOVO, UN MONDO CHE VEDREMO O FORSE NO, MA CHE È L'UNICO IN CUI DOVREMMO AUGURARCI DI IMPARARE A VIVERE.
BASTA POCO. MOMENTI STRAORDINARI DI UNA VITA QUASI ORDINARIA
Autore
CURNIS MARIO PONTA A. (CUR.)
Editore
MONDADORI ELECTA
Collana
RIZZOLI ILLUSTRATI
Anno di pubblicazione
2023
Ean
9788891839206
L'abbondanza è una malattia che dà assuefazione: vuoi sempre di più, ma sotto c'è il vuoto. È quando hai perso tutto che capisci se ciò che avevi valeva davvero. Magari scopri che ti basta poco, e che molto di ciò che ci rende felici è gratis. Perché si può vivere come si va in montagna: con il minimo indispensabile e un po' di umiltà e di attenzione. Alleggerire lo zaino, rinunciando alle comodità, aiuta a riempirlo di bellezza e libertà. Mario Curnis ha imparato che il possesso è una sicurezza fragile, e così ci offre le sue lezioni di sopravvivenza: curare una casa e le sorgenti, godersi il bosco e i ricordi. La sua biografia comincia prima della guerra, in un mondo che oggi fatichiamo a ricordare tuttavia Mario ha molti più anni di quelli che si contano sulla sua carta d'identità: è figlio di una storia antica quanto il castagno. Sarebbe però un errore crederlo chiuso nel passato, perché è vero che lui è 'di un'altra generazione', ma attenti: si tratta di una generazione futura. Il suo approccio all'ambiente ci parla di un mondo nuovo, un mondo che vedremo o forse no, ma che è l'unico in cui dovremmo augurarci di imparare a vivere. Dopo 'Diciotto castagne', Curnis torna a raccontare la sua visione rigorosa e poetica della vita. Il suo ritorno alla natura non è nostalgia di un paradiso perduto, ma speranza e promessa.