FINO ALLA VETTA. LE GRANDI IMPRESE DELL'ALPINISMO SVIZZERO NEL SECONDO DOPOGUERRA
12,00 €
(12,00 € N.)
Tasse incluse
Titolo
FINO ALLA VETTA. LE GRANDI IMPRESE DELL'ALPINISMO SVIZZERO NEL SECONDO DOPOGUERRA
Autore
REIST DOLF
Editore
RES GESTAE
Collana
UOMINI E MONTAGNE
Anno di pubblicazione
2024
Ean
9788866974956
Nel maggio 1956, gli scalatori svizzeri Ernst Schmied e Jürg Marmet e successivamente Dölf Reist e Hans Ruedi von Gunten raggiunsero la vetta del monte Everest, il più alto punto della Terra, a quota 8.848 metri. Appena qualche giorno prima un’altra spedizione svizzera aveva compiuto un’importante prodezza: Fritz Luchsinger e Ernst Reiss erano stati i primi a scalare il vicino Lhotse, la quarta montagna più alta del mondo, con i suoi 8.516 metri. Con questi successi gli alpinisti scrissero una pagina di storia dell’alpinismo del loro Paese, incarnando anche l’ambizione della Svizzera a un ruolo di primo piano nel dopoguerra. “Scalando” queste pagine, “in cordata” insieme a Reist, il lettore potrà conquistare le cime più affascinanti del globo: dalle Alpi alle vertiginose altezze dell’Himalaya, passando per l’Africa fino ai ventosi picchi dell’America del Sud, immergendosi in un avventura esplorativa tipica dell’alpinismo dell’epoca.
NEL MAGGIO 1956, GLI SCALATORI SVIZZERI ERNST SCHMIED E JÜRG MARMET E SUCCESSIVAMENTE DÖLF REIST E HANS RUEDI VON GUNTEN RAGGIUNSERO LA VETTA DEL MONTE EVEREST, IL PIÙ ALTO PUNTO DELLA TERRA, A QUOTA 8.848 METRI. APPENA QUALCHE GIORNO PRIMA UN’ALTRA SPEDIZIONE SVIZZERA AVEVA COMPIUTO UN’IMPORTANTE PRODEZZA: FRITZ LUCHSINGER E ERNST REISS ERANO STATI I PRIMI A SCALARE IL VICINO LHOTSE, LA QUARTA MONTAGNA PIÙ ALTA DEL MONDO, CON I SUOI 8.516 METRI. CON QUESTI SUCCESSI GLI ALPINISTI SCRISSERO UNA PAGINA DI STORIA DELL’ALPINISMO DEL LORO PAESE, INCARNANDO ANCHE L’AMBIZIONE DELLA SVIZZERA A UN RUOLO DI PRIMO PIANO NEL DOPOGUERRA. “SCALANDO” QUESTE PAGINE, “IN CORDATA” INSIEME A REIST, IL LETTORE POTRÀ CONQUISTARE LE CIME PIÙ AFFASCINANTI DEL GLOBO: DALLE ALPI ALLE VERTIGINOSE ALTEZZE DELL’HIMALAYA, PASSANDO PER L’AFRICA FINO AI VENTOSI PICCHI DELL’AMERICA DEL SUD, IMMERGENDOSI IN UN AVVENTURA ESPLORATIVA TIPICA DELL’ALPINISMO DELL’EPOCA.
FINO ALLA VETTA. LE GRANDI IMPRESE DELL'ALPINISMO SVIZZERO NEL SECONDO DOPOGUERRA
Autore
REIST DOLF
Editore
RES GESTAE
Collana
UOMINI E MONTAGNE
Anno di pubblicazione
2024
Ean
9788866974956
Nel maggio 1956, gli scalatori svizzeri Ernst Schmied e Jürg Marmet e successivamente Dölf Reist e Hans Ruedi von Gunten raggiunsero la vetta del monte Everest, il più alto punto della Terra, a quota 8.848 metri. Appena qualche giorno prima un’altra spedizione svizzera aveva compiuto un’importante prodezza: Fritz Luchsinger e Ernst Reiss erano stati i primi a scalare il vicino Lhotse, la quarta montagna più alta del mondo, con i suoi 8.516 metri. Con questi successi gli alpinisti scrissero una pagina di storia dell’alpinismo del loro Paese, incarnando anche l’ambizione della Svizzera a un ruolo di primo piano nel dopoguerra. “Scalando” queste pagine, “in cordata” insieme a Reist, il lettore potrà conquistare le cime più affascinanti del globo: dalle Alpi alle vertiginose altezze dell’Himalaya, passando per l’Africa fino ai ventosi picchi dell’America del Sud, immergendosi in un avventura esplorativa tipica dell’alpinismo dell’epoca.