SUI TACCUINI CHE PORTAVA SEMPRE LEGATI ALLA CINTURA, JOHN MUIR ANNOTAVA ESPERIENZE, SENSAZIONI E SCOPERTE. ALCUNI ANNI DOPO LA SUA MORTE, LINNIE MARSH WOLFE RACCOLSE E SISTEMÒ IL MEGLIO DI QUESTI SCRITTI – OLTRE SESSANTA DIARI – IN UNA STORICA EDIZIONE, MAI PUBBLICATA IN ITALIA. QUESTO PRIMO VOLUME, CHE COPRE IL PERIODO DELLA COMUNIONE SPIRITUALE CON LA VALLE DI YOSEMITE, È PIENO DELLA MERAVIGLIA E DELL’AMORE CHE MUIR PROVAVA PER TUTTA LA NATURA: LE NUVOLE, IL CIELO, LE OMBRE, LA NEVE E LA PIOGGIA, LE MONTAGNE E I CANYON, LE CASCATE E I FIUMI, GLI AMATI FIORI E GLI ALBERI. LA SUA CAPACITÀ DI FONDERE LE DESCRIZIONI NATURALI CON LA POESIA, DI UNIRE LA RICERCA SCIENTIFICA CON LA TENSIONE SPIRITUALE, RAGGIUNGE IN QUESTI DIARI – SCRITTI SENZA FILTRI NEL MOMENTO STESSO IN CUI OSSERVAVA – IL CULMINE DELLA SUA PRODUZIONE LETTERARIA. LE ESCURSIONI SULLE VETTE INESPLORATE, LE PASSEGGIATE NEI BOSCHI, LE ASCESE IMPOSSIBILI PER STUDIARE I GHIACCIAI INVIOLATI SI ALTERNANO ALL’OSSERVAZIONE DELLE COSE PIÙ SEMPLICI, E FORSE PIÙ IMPORTANTI, CHE SCANDISCONO LA VITA DI UN UOMO NELLA NATURA SELVAGGIA: IL PASSAGGIO DI UN TEMPORALE, IL MODO IN CUI LA LUCE SI POSA SULLA TERRA, LO SPUNTARE DI UN FIORE TRA LE CREPE DI UN PICCO. TUTTO, PERSINO L’ELEMENTO PIÙ ETEREO E INTANGIBILE, ACQUISTA UN SENSO ULTERIORE CHE LA PROSA DI MUIR RIESCE A RESTITUIRE COME MAI PRIMA NELLA STORIA DEL NATURE WRITING STATUNITENSE.