MARZO DEL 1359, VALLI DI LANZO, TERRITORIO DI MEZZENILE, BORGATA DI RANGIROLDO. GINA NON RIESCE A DORMIRE PER IL VENTO IMPETUOSO ED ESCE DI CASA CHE APPENA ALBEGGIA. NOTA QUALCOSA DI STRANO SUL GRANDE FRASSINO VICINO A CASA. IL CADAVERE DI UN RAGAZZO, NUDO E VERNICIATO DI BIACCA, CHE ONDEGGIA AL VENTO E PARE VOLER PRENDERE IL VOLO. CHI LO HA UCCISO? CHI LO HA VERNICIATO? CHI LO HA APPESO? SARANNO GUGLIELMO ETTORE SAVANT ROUS, CAPITANO ALLA CASTELLANIA DI LANZO, E IL SUO ATTENDENTE MARTINO A CERCARE DI DIPANARE LA MATASSA. LE INDAGINI SI CONCENTRANO AL TRUCH, TRA MARIA E MICHELE CHE VIVE CON SUA MADRE, APPARENTEMENTE FERITA PER LA CADUTA DALLE SCALE. OGNUNO DI LORO POSSIEDE DEI SEGRETI E MOLTE SONO LE RETICENZE. A MARIA SARANNO CONSEGNATI ANCHE DUE PICCOLI GEMELLI MACILENTI, IL CUI PADRE È MORTO DI STENTI. SONO FIGLI DI SUO FRATELLO, CHE SI ERA ALLONTANATO DA CASA IN GIOVENTÙ TAGLIANDO I RAPPORTI CON LA FAMIGLIA.