IL MONVISO, IL RE DI PIETRA, È TRA LE MONTAGNE PIÙ RICONOSCIBILI DEL PIEMONTE, CON LA SUA FORMA PIRAMIDALE E LA SUA ALTITUDINE DI 3841 M. FABRIZIO L'HA SPESSO OSSERVATO DURANTE I SUOI LUNGHI ANNI DI ALLENAMENTO CON LA MOUNTAIN BIKE, CON GLI SCI O DURANTE LE CORSE IN MONTAGNA. HA SEMPRE DESIDERATO CONQUISTARLO, MA NON ESSENDO UN ALPINISTA L'IMPRESA È RIMASTA IN UN CASSETTO FINO A QUANDO, INSIEME A ELENA, SUA COMPAGNA DI VITA E DI AVVENTURE, CONOSCE STEU, UNA GUIDA ALPINA CHE LI AIUTERÀ A VIVERE UNA PRIMA ESPERIENZA DI ARRAMPICATA SU ROCCIA. L'IDEA DI POTER RAGGIUNGERE LA VETTA DEL MONVISO TORNA ALLA MENTE, MA QUESTA VOLTA, COINVOIGENDO LA MOGLIE, DECIDE DI METTERSI ALLA PROVA. DI FRONTE AL MONVISO FABRIZIO SI SENTE MINUSCOLO E PIENO DI DUBBI, E LA MONTAGNA GLI EPPURE COME UN GIGANTE INSORMONTABILE. IL UBRO RACCONTA IL PERIODO DI PREPARAZIONE FISICA E MENTALE DI FABRIZIO ED ELENA, CHE SI APPROCCIANO A UN'IMPRESA ALPINISTICA DI TUTTO RISPETTO, GUIDATI E SUPPORTATI DA UN PROFESSIONISTA COME STEU. È LA STORIA DI UN SOGNO CHE SI REALIZZA, UN RESOCONTO ORIGINCIO E INTIMO DELL'AUTORE CHE LANCIA SPAZIO NEL FINALE ANCHE ALLE VOCI IN PRIMA PERSONA DI MARIA ELENA MAUTMLIA E DI STEFANO PELISSERO.