"Se arrampica, si alleva" è un saggio sull'universo infantile nel passato tradizionale, così come emerso da un'ampia ricerca condotta su un arco temporale assai esteso, attraverso puntuali interviste ad anziani informatori in un'area alpina del Piemonte, in provincia di Cuneo. I temi d'indagine nella prima sezione del volume sono la trasmissione dei saperi, i racconti e le immagini trasmesse tra momenti famigliari e di partecipazione alle veglie, i giochi, il rapporto con gli animali, il lavoro precoce dei bambini, impiegati come piccoli servitori o in alpeggio, la lontananza dalla propria famiglia, tra emozioni e senso di solitudine nella seconda sezione, invece, il discorso si addentra all'interno dell'universo magico con le sue diffuse credenze in merito ad un potere malefico proveniente, nello specifico, dalle cosiddette masche, in cui vittime privilegiate sarebbero neonati e bambini, rapiti e nascosti, ritrovati o mai restituiti, inoltrando successivamente il discorso su un tema altrettanto inquietante, ossia la sostituzione dei neonati in culla.
A margine di un universo pratico attinente il mondo dell'infanzia, nei suoi più svariati aspetti di nascita e vita nel passato della montagna, il volume ha occasione di inoltrarsi all'interno di un percorso di ricerca certamente insolito, nel quale ai racconti di situazioni reali e concrete, si aggiungono quelle nascoste e segrete di un universo altro i cui tratti presenti nell'area alpina ove si è svolta l'indagine risultano congruenti ed intrecciano i fili di un più vasto sostrato folklorico comune ad altre parti d'Europa.