Nel 1950, un gruppo di alpinisti francesi guidati da Maurice Herzog compì un'impresa straordinaria: la conquista dell'Annapurna, la prima vetta di oltre ottomila metri mai raggiunta dall'uomo. Questo successo segnò una svolta nella storia dell'alpinismo e aprì la strada alla scalata dell'Everest. Con i suoi 8091 metri, l'Annapurna - il cui nome in sanscrito significa «Dea dell'Abbondanza» - si rivelò una montagna spietata, che mise a dura prova il coraggio e la resistenza della spedizione. In questo classico della letteratura di montagna, Herzog racconta in prima persona ogni fase dell'avventura: dalla pianificazione meticolosa alla salita estenuante, dalle vittorie ai momenti di sconforto, fino alle sofferenze estreme che segnarono il ritorno. Più di un semplice resoconto alpinistico, Annapurna è una testimonianza epica di determinazione, sacrificio e, soprattutto, di una solidarietà umana capace di superare anche gli ostacoli più insormontabili.
Nel 1950, un gruppo di alpinisti francesi guidati da Maurice Herzog compì un'impresa straordinaria: la conquista dell'Annapurna, la prima vetta di oltre ottomila metri mai raggiunta dall'uomo. Questo successo segnò una svolta nella storia dell'alpinismo e aprì la strada alla scalata dell'Everest. Con i suoi 8091 metri, l'Annapurna - il cui nome in sanscrito significa «Dea dell'Abbondanza» - si rivelò una montagna spietata, che mise a dura prova il coraggio e la resistenza della spedizione. In questo classico della letteratura di montagna, Herzog racconta in prima persona ogni fase dell'avventura: dalla pianificazione meticolosa alla salita estenuante, dalle vittorie ai momenti di sconforto, fino alle sofferenze estreme che segnarono il ritorno. Più di un semplice resoconto alpinistico, Annapurna è una testimonianza epica di determinazione, sacrificio e, soprattutto, di una solidarietà umana capace di superare anche gli ostacoli più insormontabili.
Nel 1950, un gruppo di alpinisti francesi guidati da Maurice Herzog compì un'impresa straordinaria: la conquista dell'Annapurna, la prima vetta di oltre ottomila metri mai raggiunta dall'uomo. Questo successo segnò una svolta nella storia dell'alpinismo e aprì la strada alla scalata dell'Everest. Con i suoi 8091 metri, l'Annapurna - il cui nome in sanscrito significa «Dea dell'Abbondanza» - si rivelò una montagna spietata, che mise a dura prova il coraggio e la resistenza della spedizione. In questo classico della letteratura di montagna, Herzog racconta in prima persona ogni fase dell'avventura: dalla pianificazione meticolosa alla salita estenuante, dalle vittorie ai momenti di sconforto, fino alle sofferenze estreme che segnarono il ritorno. Più di un semplice resoconto alpinistico, Annapurna è una testimonianza epica di determinazione, sacrificio e, soprattutto, di una solidarietà umana capace di superare anche gli ostacoli più insormontabili.