ANTONIA. POESIE, LETTERE E FOTOGRAFIE DI ANTONIA POZZI SCELTE E RACCONTATE DA PAOLO COGNETTI (L')
18,00 €
(18,00 € N.)
Tasse incluse
Titolo
ANTONIA. POESIE, LETTERE E FOTOGRAFIE DI ANTONIA POZZI SCELTE E RACCONTATE DA PAOLO COGNETTI (L')
Autore
POZZI ANTONIA
Editore
PONTE ALLE GRAZIE
Collana
PASSI
Anno di pubblicazione
2021
Ean
9788833315966
È la storia di una ragazza dalle lunghe gambe nervose quella che Paolo Cognetti ha raccontato in questo libro, che scorre sotto i nostri occhi come un docufilm. Milano, la montagna e la scrittura sono le cose che sente di avere in comune con lei. La ragazza ha attraversato una manciata di anni del Novecento: la sua famiglia borghese l'ha imprigionata nel conformismo ma le ha dato la possibilità di fare esperienze precluse ad altre donne, come studiare all'università, viaggiare in tutta Europa, andare in montagna e scalare. Ha esplorato il mondo con desiderio ardente, ha esplorato sé stessa attraverso la fotografia e la poesia. Ha amato con sovrabbondanza e inesperienza, come i suoi pochi anni le hanno consigliato. La montagna è sempre statala sua maestra e il suo rifugio. Si chiama Antonia Pozzi ed è morta suicida nel 1938, ma qui rivive per noi attraverso foto, diari, lettere e poesie, frammenti di un'esistenza che palpita ancora grazie al racconto di Cognetti che, mescolando le proprie parole alle sue, ce la restituisce in un ritratto nitido e delicato: un omaggio a un'artista che, senza saperlo e senza volerlo, ha scritto un capitolo della storia del secolo scorso.
È LA STORIA DI UNA RAGAZZA DALLE LUNGHE GAMBE NERVOSE QUELLA CHE PAOLO COGNETTI HA RACCONTATO IN QUESTO LIBRO, CHE SCORRE SOTTO I NOSTRI OCCHI COME UN DOCUFILM. MILANO, LA MONTAGNA E LA SCRITTURA SONO LE COSE CHE SENTE DI AVERE IN COMUNE CON LEI. LA RAGAZZA HA ATTRAVERSATO UNA MANCIATA DI ANNI DEL NOVECENTO: LA SUA FAMIGLIA BORGHESE L'HA IMPRIGIONATA NEL CONFORMISMO MA LE HA DATO LA POSSIBILITÀ DI FARE ESPERIENZE PRECLUSE AD ALTRE DONNE, COME STUDIARE ALL'UNIVERSITÀ, VIAGGIARE IN TUTTA EUROPA, ANDARE IN MONTAGNA E SCALARE. HA ESPLORATO IL MONDO CON DESIDERIO ARDENTE, HA ESPLORATO SÉ STESSA ATTRAVERSO LA FOTOGRAFIA E LA POESIA. HA AMATO CON SOVRABBONDANZA E INESPERIENZA, COME I SUOI POCHI ANNI LE HANNO CONSIGLIATO. LA MONTAGNA È SEMPRE STATALA SUA MAESTRA E IL SUO RIFUGIO. SI CHIAMA ANTONIA POZZI ED È MORTA SUICIDA NEL 1938, MA QUI RIVIVE PER NOI ATTRAVERSO FOTO, DIARI, LETTERE E POESIE, FRAMMENTI DI UN'ESISTENZA CHE PALPITA ANCORA GRAZIE AL RACCONTO DI COGNETTI CHE, MESCOLANDO LE PROPRIE PAROLE ALLE SUE, CE LA RESTITUISCE IN UN RITRATTO NITIDO E DELICATO: UN OMAGGIO A UN'ARTISTA CHE, SENZA SAPERLO E SENZA VOLERLO, HA SCRITTO UN CAPITOLO DELLA STORIA DEL SECOLO SCORSO.
ANTONIA. POESIE, LETTERE E FOTOGRAFIE DI ANTONIA POZZI SCELTE E RACCONTATE DA PAOLO COGNETTI (L')
Autore
POZZI ANTONIA
Editore
PONTE ALLE GRAZIE
Collana
PASSI
Anno di pubblicazione
2021
Ean
9788833315966
È la storia di una ragazza dalle lunghe gambe nervose quella che Paolo Cognetti ha raccontato in questo libro, che scorre sotto i nostri occhi come un docufilm. Milano, la montagna e la scrittura sono le cose che sente di avere in comune con lei. La ragazza ha attraversato una manciata di anni del Novecento: la sua famiglia borghese l'ha imprigionata nel conformismo ma le ha dato la possibilità di fare esperienze precluse ad altre donne, come studiare all'università, viaggiare in tutta Europa, andare in montagna e scalare. Ha esplorato il mondo con desiderio ardente, ha esplorato sé stessa attraverso la fotografia e la poesia. Ha amato con sovrabbondanza e inesperienza, come i suoi pochi anni le hanno consigliato. La montagna è sempre statala sua maestra e il suo rifugio. Si chiama Antonia Pozzi ed è morta suicida nel 1938, ma qui rivive per noi attraverso foto, diari, lettere e poesie, frammenti di un'esistenza che palpita ancora grazie al racconto di Cognetti che, mescolando le proprie parole alle sue, ce la restituisce in un ritratto nitido e delicato: un omaggio a un'artista che, senza saperlo e senza volerlo, ha scritto un capitolo della storia del secolo scorso.