«NON RICORDO BENE COME È INIZIATO.FORSE NEI BOSCHI CHE CIRCONDANO IL PICCOLO PAESE DELL’UMBRIA NEL QUALE SONO NATO. FORSE GRAZIE ALLA MERAVIGLIA CHE MI COMUNICAVANO GLI ANIMALI. LI GUARDAVO E CAPIVO CHE QUALCOSA MI STAVA CHIAMANDO. SENTIVO CHE, OLTRE IL BOSCO DEL MIO PAESE, OLTRE QUELLE BELLISSIME COLLINE E QUEI RUSCELLI, C’ERA TUTTO UN MONDO DA ESPLORARE, DA CONOSCERE, DA VIVERE.C’ERANO LUOGHI DA VEDERE, ESPERIENZE DA RACCONTARE, CHILOMETRI DA COPRIRE. C’ERANO EMOZIONI, SOPRATTUTTO. MOMENTI DI CONTATTO PROFONDO CON LA NATURA, DI CONNESSIONE CON GLI ANIMALI E CON QUELLA PARTE DI ME CHE PIÙ SI RICONOSCE IN ESSI.LA RICERCA DELLA VITA SELVAGGIA CHE, MACCHINA FOTOGRAFICA ALLA MANO, È INIZIATA QUANDO ANCORA FREQUENTAVO LA SCUOLA, MI HA PROFONDAMENTE CAMBIATO».