A PASSO DI VACCA RACCONTA L’AVVENTURA ALPINISTICA E UMANA DI ANTONIO GARONI (1842-1921), LA GUIDA ALPINA CHE TRACCIÒ IL SENTIERO BOVE, PRIMA VIA FERRATA D’ITALIA.
LA SUA FIGURA, PER BEN TRENT’ANNI, EBBE UN RUOLO DI SPICCO ALL’INTERNO DELLA SEZIONE VERBANESE DEL CAI DI CUI FU ACCOMPAGNATORE UFFICIALE PER MOLTISSIME ESCURSIONI, OLTRE A CONCORRERE ALLA COSTRUZIONE DEI RIFUGI PIAN CAVALLONE, PIAN VADÀ E BOCCHETTA DI CAMPO.
IL LIBRO, GIUNTO ALLA SUA TERZA EDIZIONE SI PRESENTA CON UNA NUOVA VERSIONE AMPLIATA, UNA VESTE GRAFICA RINNOVATA E NUOVE IMMAGINI D’EPOCA, FRUTTO DELLE PIÙ RECENTI RICERCHE DI FABIO COPIATTI, CHE HA PAZIENTEMENTE RICOSTRUITO LA VITA E L’ATTIVITÀ DI GARONI ATTRAVERSO MATERIALE DI ARCHIVIO.
LEGGERE IL LIBRO SIGNIFICA FARE UN VIAGGIO NEGLI SPAZI SELVAGGI DELLA VAL GRANDE, MA SOPRATTUTTO ESSERE TRASPORTATI AL TEMPO CHE VIDE NASCERE L’ESCURSIONISMO NELLE TERRE DEL VERBANO CUSIO OSSOLA E NON SOLO. UN ESCURSIONISMO SÌ “A PASSO DI VACCA”, SENZA LA FRETTA CHE CARATTERIZZA MOLTE DELLE NOSTRE ESCURSIONI, MA ANCHE SENZA RINUNCIARE A UN’”OPERA GRANDIOSA”, QUALE FU IL SENTIERO BOVE, STORICAMENTE LA PRIMA VIA FERRATA IN ITALIA, DECISAMENTE AVVENTUROSO E PROPRIO PER QUESTO MOLTO AMBITO.
CON UNA POSTFAZIONE DI ALBERTO PALEARI.