UNA LAUREA IN GIURISPRUDENZA, IL PRATICANTATO E L'ISCRIZIONE ALL'ALBO. TORINO, 1883: LIDIA POËT SI VEDE NEGATA LA POSSIBILITÀ DI PRATICARE LA PROFESSIONE FORENSE IN QUANTO DONNA. LA SUA STORIA, INVECE DI FINIRE, INIZIA QUI. PER TUTTA LA VITA IMPIEGA LE SUE COMPETENZE ED ENERGIE PER SOSTENERE GLI IDEALI IN CUI CREDE: PARTECIPA A CONGRESSI PENITENZIARI INTERNAZIONALI, INTERVIENE A CONGRESSI FEMMINISTI, È PRESIDENTE DEL COMITATO PRO VOTO DONNE, SI OCCUPA DI ASSISTENZA AI MINORI E AI PROFUGHI DI GUERRA. VIAGGIA IN TUTTA EUROPA E IL SUO NOME RISUONA NEI SALOTTI PARIGINI, È STIMATA A TAL PUNTO CHE IL PRESIDENTE FRANCESE FÉLIX FAURE LE CONFERISCE L'AMBÌTO TITOLO D'OFFICIER D'ACADÉMIE. QUESTO LIBRO, FRUTTO DI UNA MINUZIOSA RICERCA, RIPORTA ALLA LUCE LA STORIA DI UNA FIGURA FONDAMENTALE PER L'EMANCIPAZIONE FEMMINILE.