GLI SPECCHI D’ACQUA, SI SA, ESERCITANO NELL’IMMAGINARIO COLLETTIVO UN GRANDE FASCINO E QUESTO È DOVUTO A DIVERSI FATTORI. GLI INVASI, INFATTI, CAPACI DI DONARE BELLEZZA AL PAESAGGIO CHE LI RACCHIUDE, DIVENTANO NEL MITO LUOGHI IDEALI PER INTRECCI AMOROSI OPPURE, IN VIRTÙ DELLA GRANDE MASSA OSCURA DI ACQUA CHE CONTENGONO, LUOGHI DI MISTERO CAPACI DI OSPITARE FIGURE MOSTRUOSE O ESSERI DI INAUDITA MALVAGITÀ.
IL RAPPORTO TRA LAGO E LEGGENDA, DUNQUE È UN RAPPORTO ASSOLUTO, TOTALE, UN RAPPORTO IN CUI I DUE TERMINI SI RENDONO COMPLEMENTARI IN FORMA QUASI INSCINDIBILE. DAL LAGO, INFATTI, NASCE LA LEGGENDA CHE NE SPIEGA L’ESISTENZA QUASI FOSSE UNA VICENDA REALMENTE ACCADUTA, ED IN CERTI CASI NE DETERMINA ADDIRITTURA IL NOME.
QUESTO LIBRO SI PROPONE DI INDIVIDUARE GLI INVASI MONTANI PIEMONTESI OVE QUESTO RAPPORTO È PIÙ STRETTO, DI SVELARNE IL SIGNIFICATO E DI SPIEGARE, CON NOTE AMBIENTALI ED ANTROPOLOGICHE, L’ITINERARIO PIÙ SUGGESTIVO PER RAGGIUNGERLO.