CON LA LORO IMPONENZA VERTIGINOSA, IL CLIMA DIFFICILE E IL PROFILO TANTO SPLENDIDO QUANTO INQUIETANTE, LE ALPI SONO SEMPRE STATE UNA PRESENZA AMBIVALENTE PER LE CIVILTÀ CHE LE HANNO FREQUENTATE E VISSUTE. MA AL CONTRARIO DI QUANTO SI POSSA PENSARE, NON HANNO MAI RAPPRESENTATO UNA BARRIERA INVALICABILE, ANZI. PERCORSE DA STRADE, SENTIERI E MULATTIERE, SOLCATE DA TORRENTI E FIUMI, LE ALPI SONO STATE SIN DALLA REMOTA ANTICHITÀ UN CROCEVIA CHE HA VISTO TRANSITARE SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITÀ POPOLI E CIVILTÀ, ORA CON IL PASSO MARZIALE DEGLI ESERCITI, ORA CON IL PACIFICO VOCIARE DEI PELLEGRINI E DEI MERCANTI. IL PASSAGGIO È STATO PARTICOLARMENTE INTENSO NEL MEDIOEVO GRAZIE ALLA PRESENZA DELLA FRANCIGENA, L'«AUTOSTRADA» PERCORSA DA CHI, DA NORD, SI DIRIGEVA A ROMA E POI IN TERRASANTA E IN ORIENTE, MA ANCHE DA SOVRANI E CONTADINI, MONACI E PREDICATORI, ARTISTI E LETTERATI. ARRICCHITE DAI CONTINUI SCAMBI, LE COMUNITÀ DELLE VALLI ALPINE HANNO DATO VITA NEL MEDIOEVO A UNA CIVILTÀ SORPRENDENTEMENTE FECONDA CHE TROVAVA LA SUA ESPRESSIONE TANTO NEGLI ASSETTI POLITICO-SOCIALI E NEI CULTI QUANTO NELLE LINGUE PARLATE E NELL'ARTE. PROVARE A RACCONTARE LA COMPLESSITÀ E IL FASCINO DELLA CIVILTÀ MEDIEVALE DELLE ALPI, MOSTRARNE ALMENO IN PARTE LE TANTE BELLEZZE SPESSO NASCOSTE E CERCARE DI COGLIERNE, PER QUANTO POSSIBILE, LA STRAORDINARIA E MULTIFORME EREDITÀ È L'AMBIZIONE DI QUESTO LIBRO.