«LE VOCI DEGLI ULTIMI CUSTODI DELLA MONTAGNA, GENTE SAGACE E SAGGIA CHE SA FARE DEL POCO TANTO E DI DUE PATATE UNA MINESTRA. UOMINI SEMPLICI CHE TENGONO LA PAROLA STRETTA NEL SILENZIO E SI RICONOSCONO NELLA TERRA IN CUI VIVONO». CON UNA GRANDE CASSETTIERA IN SPALLA E UN PAIO DI SCUFONS AI PIEDI, LA GIOTA PARTIVA DA ERTO E GIROVAGAVA PER I PAESI DELLA PIANURA VENETO-FRIULANA A VENDERE BIANCHERIA INTIMA E MESTOLI DI LEGNO FATTI A MANO LA GENTE DI LASÈN NELL'ESTATE DEL 1921 PER UN TOZZO DI PANE CAVÒ GHIACCIO NELLA GIAZZÈRA DI RAMEZZA ALTA BEPPINO DE GIAMBON, SOPRAVVISSUTO AL VAJONT, HA INSEGNATO A MAURO CORONA A MUNGERE LE VACCHE E USARE LA SGORBIA... STORIE CHE MANTENGONO LA MEMORIA DEI LUOGHI, DEI MESTIERI E DELLE TRADIZIONI: L'ARTE DI MENARE PER ARIA UN'ASCIA, MUNGERE UNA VACCA, GUIDARE UN GREGGE, TIRARE SU UNA CASA, ANDARE A CACCIA SUI MONTI, ACCENDERE UN FUOCO COI MUGHI, FARE CARBONE CON LA LEGNA, RICAVARE DA UN PEZZO DI FAGGIO UN MESTOLO, INTRECCIARE DEI GIUNCHI, FALCIARE L'ERBA CON LA FALCE E TANTI ALTRI LAVORI CHE FACEVANO CALLO, MUSCOLO E SOPRAVVIVENZA.