CUSTODI DELLA MONTAGNA. VITE DI INGEGNO, CALLI E SILENZIO (I)
17,00 €
(17,00 € N.)
Tasse incluse
Titolo
CUSTODI DELLA MONTAGNA. VITE DI INGEGNO, CALLI E SILENZIO (I)
Autore
MASON VITTORINO
Editore
EDICICLO
Collana
OSSIGENO
Anno di pubblicazione
2023
Ean
9788865494554
«Le voci degli ultimi custodi della montagna, gente sagace e saggia che sa fare del poco tanto e di due patate una minestra. Uomini semplici che tengono la parola stretta nel silenzio e si riconoscono nella terra in cui vivono». Con una grande cassettiera in spalla e un paio di scufons ai piedi, la Giota partiva da Erto e girovagava per i paesi della pianura veneto-friulana a vendere biancheria intima e mestoli di legno fatti a mano la gente di Lasèn nell’estate del 1921 per un tozzo di pane cavò ghiaccio nella giazzèra di Ramezza Alta Beppino de Giambon, sopravvissuto al Vajont, ha insegnato a Mauro Corona a mungere le vacche e usare la sgorbia… Storie che mantengono la memoria dei luoghi, dei mestieri e delle tradizioni: l’arte di menare per aria un’ascia, mungere una vacca, guidare un gregge, tirare su una casa, andare a caccia sui monti, accendere un fuoco coi mughi, fare carbone con la legna, ricavare da un pezzo di faggio un mestolo, intrecciare dei giunchi, falciare l’erba con la falce e tanti altri lavori che facevano callo, muscolo e sopravvivenza.
«LE VOCI DEGLI ULTIMI CUSTODI DELLA MONTAGNA, GENTE SAGACE E SAGGIA CHE SA FARE DEL POCO TANTO E DI DUE PATATE UNA MINESTRA. UOMINI SEMPLICI CHE TENGONO LA PAROLA STRETTA NEL SILENZIO E SI RICONOSCONO NELLA TERRA IN CUI VIVONO». CON UNA GRANDE CASSETTIERA IN SPALLA E UN PAIO DI SCUFONS AI PIEDI, LA GIOTA PARTIVA DA ERTO E GIROVAGAVA PER I PAESI DELLA PIANURA VENETO-FRIULANA A VENDERE BIANCHERIA INTIMA E MESTOLI DI LEGNO FATTI A MANO LA GENTE DI LASÈN NELL'ESTATE DEL 1921 PER UN TOZZO DI PANE CAVÒ GHIACCIO NELLA GIAZZÈRA DI RAMEZZA ALTA BEPPINO DE GIAMBON, SOPRAVVISSUTO AL VAJONT, HA INSEGNATO A MAURO CORONA A MUNGERE LE VACCHE E USARE LA SGORBIA... STORIE CHE MANTENGONO LA MEMORIA DEI LUOGHI, DEI MESTIERI E DELLE TRADIZIONI: L'ARTE DI MENARE PER ARIA UN'ASCIA, MUNGERE UNA VACCA, GUIDARE UN GREGGE, TIRARE SU UNA CASA, ANDARE A CACCIA SUI MONTI, ACCENDERE UN FUOCO COI MUGHI, FARE CARBONE CON LA LEGNA, RICAVARE DA UN PEZZO DI FAGGIO UN MESTOLO, INTRECCIARE DEI GIUNCHI, FALCIARE L'ERBA CON LA FALCE E TANTI ALTRI LAVORI CHE FACEVANO CALLO, MUSCOLO E SOPRAVVIVENZA.
CUSTODI DELLA MONTAGNA. VITE DI INGEGNO, CALLI E SILENZIO (I)
Autore
MASON VITTORINO
Editore
EDICICLO
Collana
OSSIGENO
Anno di pubblicazione
2023
Ean
9788865494554
«Le voci degli ultimi custodi della montagna, gente sagace e saggia che sa fare del poco tanto e di due patate una minestra. Uomini semplici che tengono la parola stretta nel silenzio e si riconoscono nella terra in cui vivono». Con una grande cassettiera in spalla e un paio di scufons ai piedi, la Giota partiva da Erto e girovagava per i paesi della pianura veneto-friulana a vendere biancheria intima e mestoli di legno fatti a mano la gente di Lasèn nell’estate del 1921 per un tozzo di pane cavò ghiaccio nella giazzèra di Ramezza Alta Beppino de Giambon, sopravvissuto al Vajont, ha insegnato a Mauro Corona a mungere le vacche e usare la sgorbia… Storie che mantengono la memoria dei luoghi, dei mestieri e delle tradizioni: l’arte di menare per aria un’ascia, mungere una vacca, guidare un gregge, tirare su una casa, andare a caccia sui monti, accendere un fuoco coi mughi, fare carbone con la legna, ricavare da un pezzo di faggio un mestolo, intrecciare dei giunchi, falciare l’erba con la falce e tanti altri lavori che facevano callo, muscolo e sopravvivenza.