STORIE DI CACCIATORI, DI ANIMALI SELVATICI, DI CANI, DI MONTAGNE IN CUI SI RESPIRA L'ANIMA DEGLI SPAZI APERTI E DI PAESAGGI IMPERVI SOLO SFIORATI DALLA PRESENZA UMANA. RIGONI SA RENDERE LA LIMPIDA IMMEDIATEZZA DI CIÒ CHE CI CIRCONDA E INSIEME UN ACCENTO DI FIDUCIA NELLA VITA, SPRIGIONANDO UN SENTIMENTO ALTAMENTE POETICO E UN GENUINO AMORE PER IL SUO MONDO ALPINO. "IL BOSCO DEGLI UROGALLI" NARRA DI VILLAGGI CHIUSI NELL'INVERNO CON IL GRATO FUOCO DELLE CUCINE, DELLA SOLITUDINE DELLE ALBE PER I SENTIERI DELLE MONTAGNE, DEI SILENZI CHE RIEMPIONO I BOSCHI, ATTRAVERSO UN LINGUAGGIO LIRICO E ALLO STESSO TEMPO SEMPLICE CHE RESTITUISCE AL LETTORE I PAESAGGI FRATERNI E FAMILIARI DEL «SERGENTE RIGONI STERN». INTRODUZIONE DI PAOLO COGNETTI.