IL ROMANZO HA DUE PROTAGONISTI, ANZI TRE. IL CONTADINO PINOTU E SUO FIGLIO PIERIN CI RACCONTANO LE VICENDE DI UN SECOLO ASSAI TRAVAGLIATO E COMPLESSO, MA LA TERRA È FORSE IL PRINCIPALE ATTORE, IL FILO ROSSO DELLA NARRAZIONE. LA GHIRARDA È, INFATTI, UNA CASCINA CON ANNESSI TERRENIIN LOCALITÀ SANT'ANNA TRA CAVOUR E BAGNOLO, AMATA E COLTIVATA DALLA FAMIGLIA DEI DUE NARRATORI. LA GHIRARDA VIVE UN'EPOPEA SIMILE A QUELLA DI MOLTE FAMIGLIE CONTADINE DEL PIEMONTE DEL PRIMO NOVECENTO: DURO LAVORO AGRICOLO E MANUALE PER POTER METTERE QUALCOSA SOTTO I DENTI, EMIGRAZIONE VERSO IL SUD AMERICA, UOMINI COSTRETTI A PARTECIPARE, LORO MALGRADO, AL PRIMO CONFLITTO MONDIALE O AL SECONDO. SENZ'ALTRO PIÙ DI UN LETTORE SI TROVERÀ A CASA IN QUESTA CASCINA E AVRÀ L'IMPRESSIONE DI ASCOLTARE, ATTRAVERSO LA VOCE DEI PROTAGONISTI, I RACCONTI AVVENTUROSI, A TRATTI EROICI, DEI PROPRI NONNI O DEI BISNONNI.