Tra le poche registe della Germania nei primi anni del Novecento, spicca prepotente il nome Leni è agli esordi come attrice e il Bergfilm esprime se stesso a livelli altissimi, con attori e tecnici che corrono rischi non dissimili da quelli degli alpinisti dell’epoca. Produzioni come L’inferno bianco del Piz Palù e La montagna dell’amore sono tra le sue più celebri interpretazioni. Tradotto per la prima volta in Italiano da Maria Antonia Sironi e Paolo Ascenzi, il libro è un importante documento della cinematografia di montagna dell’epoca e della vita di una delle sue più discusse protagoniste.