Nel centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, il Museo Civico “Arnaldo Tazzetti” ha curato questa pubblicazione e un calendario di eventi che comprende anche le commemorazioni dei settant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il programma offre momenti di aggregazione, presentazioni librarie, le mostre Usseglio e la Grande Guerra, approfondimento documentario di quanto trattato nelle pagine che seguono, e La Domenica del Corriere in guerra, con copertine del popolare settimanale nel periodo 1915-1918. All’organizzazione delle iniziative hanno collaborato fruttuosamente istituzioni e associazioni del territorio valligiano e regionale, soggetti privati, collezionisti e studiosi, accogliendo con entusiasmo il nostro invito. L’immenso costo in vite umane (1.240.000 tra militari e civili, il 3.5% della popolazione italiana dell’epoca, il triplo dei morti della Seconda Guerra Mondiale) per la nostra Valle corrispose a 166 caduti, il 2.3% di una popolazione totale di circa 7.200 persone ma, non essendo la nostra Valle zona di guerra e non contando dunque vittime tra i civili, tale percentuale va raffrontata con l’1.8% delle vittime militari a livello nazionale.
Nel centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, il Museo Civico “Arnaldo Tazzetti” ha curato questa pubblicazione e un calendario di eventi che comprende anche le commemorazioni dei settant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il programma offre momenti di aggregazione, presentazioni librarie, le mostre Usseglio e la Grande Guerra, approfondimento documentario di quanto trattato nelle pagine che seguono, e La Domenica del Corriere in guerra, con copertine del popolare settimanale nel periodo 1915-1918. All’organizzazione delle iniziative hanno collaborato fruttuosamente istituzioni e associazioni del territorio valligiano e regionale, soggetti privati, collezionisti e studiosi, accogliendo con entusiasmo il nostro invito. L’immenso costo in vite umane (1.240.000 tra militari e civili, il 3.5% della popolazione italiana dell’epoca, il triplo dei morti della Seconda Guerra Mondiale) per la nostra Valle corrispose a 166 caduti, il 2.3% di una popolazione totale di circa 7.200 persone ma, non essendo la nostra Valle zona di guerra e non contando dunque vittime tra i civili, tale percentuale va raffrontata con l’1.8% delle vittime militari a livello nazionale.