DON GIUSEPPE MARABOTTO RACCONTA IN MANIERA AUTOBIOGRAFICA LA PROPRIA STORIA NEL VOLUME "UN PRETE IN GALERA", PUBBLICATO PER LA PRIMA VOLTA DA GRIBAUDO NEL 1953. IL LIBRO RIPERCORRE ALCUNE FASI CRUCIALI DELLA VITA DEL SACERDOTE DURANTE IL CONFLITTO. PRIMA DEL 1943 DON MARABOTTO DICHIARA DI NON ESSERSI MAI INTERESSATO ATTIVAMENTE ALLA POLITICA. MA DOPO L'OTTO SETTEMBRE, E IN PARTICOLARE DOPO I TRAGICI AVVENIMENTI DI BOVES, IL SACERDOTE INIZIA LA PROPRIA ATTIVITÀ CONTRO IL GOVERNO FASCISTA. ENTRA A FAR PARTE DELLA RESISTENZA COL NOME DI TEVERE TRE E SI SPOSTA IN MONTAGNA, NELLA ZONA TRA IL SESTRIÈRES E IL MONGINEVRO, DOVE INIZIA A DIRIGERE UN SERVIZIO SEGRETO DI CONTROSPIONAGGIO. IL 26 GIUGNO 1944, A CESANA, VIENE ARRESTATO DAI FASCISTI E TORTURATO POCO DOPO LO TRASFERISCONO A TORINO, DOVE SUBISCE LUNGHI E PROVANTI INTERROGATORI. POCO DOPO, VIENE CONDANNATO A MORTE MA LA FUCILAZIONE VIENE RINVIATA, E MARABOTTO TRASCORRE ALTRI DIECI MESI DI PRIGIONIA. NEL 1945, MIRACOLOSAMENTE SCAMPATO ALL'ESECUZIONE CAPITALE, ESCE DAL CARCERE E SI UNISCE ALLA LIBERAZIONE DI TORINO