L’ESCURSIONISTA CHE VOGLIA INERPICARSI PER IL COL DI LANA ATTRAVERSA ANONIMI PENDII ERBOSI INTERROTTI DA QUALCHE BOSCO SENZA NULLA DI NOTEVOLE PER TROVARSI IMPROVVISAMENTE, OLTREPASSATI I 2.000 METRI, NEL MEZZO DI UN PAESAGGIO LUNARE… SOLO A QUEL PUNTO, FORSE, SI RENDE CONTO DI CAMMINARE TRA I RESTI DI UN CAMPO DI BATTAGLIA.
RARAMENTE UNA GUERRA HA LASCIATO TRACCE TANTO INDELEBILI COME IL PRIMO CONFLITTO MONDIALE IN ITALIA. NON SOLO NELLE CITTÀ, BOMBARDATE, OCCUPATE, A VOLTE COMPLETAMENTE DISTRUTTE E RICOSTRUITE POI DALLE FONDAMENTA, MA ANCHE NEL PAESAGGIO, PIEGATO ALLE ESIGENZE BELLICHE E SPESSO SCONVOLTO. SENZA DIMENTICARE OPERE D’ARTE O EDIFICI STORICI, A VOLTE PERSI PER SEMPRE, A VOLTE SOLO FERITI E RECUPERATI, COME IL DUOMO DI PADOVA, LA CHIESA DEGLI SCALZI DI VENEZIA, LA GIPSOTECA DI POSSAGNO.