HEINZ RIEDT ERA UN TEDESCO MOLTO DIVERSO DA QUELLI CHE PRIMO LEVI CONOBBE AD AUSCHWITZ: FU SOLDATO NELLA WEHRMACHT E POI PARTIGIANO NELLA RESISTENZA VENETA LAVORÒ CON BRECHT E TRADUSSE GOLDONI, CALVINO E PINOCCHIO VISSE A BERLINO EST E POI FUGGÌ IN GERMANIA OVEST CON LA FAMIGLIA. E FU LUI A TRADURRE IN TEDESCO “SE QUESTO È UN UOMO” E “STORIE NATURALI”. AI QUESITI LESSICALI CHE RIEDT GLI PONE, LEVI RISPONDE RIEVOCANDO IL GERGO E LE ESPRESSIONI DEL LAGER. LA RICERCA DELLA PAROLA PIÙ ADATTA COSTRINGE LEVI A RITUFFARSI NELLA SUA DRAMMATICA ESPERIENZA PER RIPORTARLA NELLA LINGUA IN CUI L’HA VISSUTA: IL TEDESCO. MA LE LORO LETTERE NON RIGUARDANO SOLO IL LAVORO TECNICO DELLA TRADUZIONE: A POCO A POCO DIVENTANO UN DIALOGO FRA AMICI CHE SI SCAMBIANO OPINIONI SULLA LETTERATURA, SULLA POLITICA, SUL MONDO EDITORIALE, E SULLE RISPETTIVE VITE.