Il libro "L'uomo è un animale fluviale" di Stefano Fenoglio esplora in modo coinvolgente la profonda connessione tra l'umanità e i fiumi, dimostrando che nonostante l'assenza di branchie o pinne, gli esseri umani hanno un legame inscindibile con l'acqua. La nostra evoluzione è stata infatti influenzata in modo determinante dalle acque correnti: nel corso della sua storia l'uomo è stato per il 99% del tempo nomade e si è spostato in continuazione cercando nel suo cammino cibo e acqua, ed è solo quando ha imparato a coltivare e a produrre i propri alimenti che si è fermato, diventando così un agricoltore sedentario. I fiumi hanno quindi giocato un ruolo cruciale nella nascita delle città e nella formazione di società sempre più strutturate. Inoltre, hanno consentito l'espansione dei commerci e la creazione di sistemi di trasporto, contribuendo all'evoluzione tecnologica che ha portato a un aumento demografico e a condizioni di vita migliori. Fenoglio ripercorre con dovizia di dettagli gli avvenimenti e le tappe fondamentali che hanno scandito il rapporto dell'uomo con l'acqua, arricchendo il racconto con approfondimenti scientifici, aneddoti curiosi e la propria esperienza personale. Questo libro appassionante saprà catturare l'attenzione dei lettori e far loro scoprire le molteplici sfaccettature di questa relazione millenaria.