UN TITOLO STRANO PER UN LIBRO, UN NOME QUASI POLÍTICO CHE RIMANDA BEN POCO ALL'ACCOSTAMENTO CON LE MONTAGNE.
INVECE IL PERCHÉ SI CELA DIETRO ALL'EVIDENTE BANALITÀ: MONTAGNE PROLETARIE PERCHÉ ULTIME, DIMENTICATE, REMOTE, RIMASTE SOLO PUNTI GEOGRAFICI SU VECCHIE CARTINE O RICORDI DI ALPINISTI DI UN TEMPO CHE ORMAI NON C'È PIÙ.
CRESTE, SOLO E ESCLUSIVAMENTE CRESTE COME LEGAMI TRA TERRA E CIELO, I PUNTI DI TOTALE ESPOSIZIONE, DI VUOTO, DI LOGICA E BELLEZZA DI UNA MONTAGNA.
NON È UN LIBRO FATTO DI GRADI, DI PRESTAZIONI, DI VIE DA RINCORRERE E DA PUBBLICARE TRIONFANTI LA DOMENICA SERA, È UN LIBRO DI CIME E DI CRESTE MA ANCHE DI PRATI, ALPEGGI, VALLI, FIORI, AVVICINAMENTI ETERNI E DISCESE COMPLICATE.
È UN LIBRO DI MONTAGNA, PER LA MONTAGNA E INSIEME ALLA MONTAGNA.
GIORNATE INTERE DALL'ALBA AL TRAMONTO SPESE A VAGAR PER MONTI SPALLA A SPALLA CON GLI AMICI, A CORRERE SU E GIÙ PER LE CRESTE, A CERCARE UNA LEGGEREZZA DEL MOVIMENTO E, SOPRATTUTTO, UNA LEGGEREZZA INTERIORE. LA VALTELLINA E LA VAL CHIAVENNA COSTELLATE DA CENTINAIA DI MONTAGNE SANNO RISERVARE UN AMBIENTE ANCORA INTEGRO DOVE LA FATICA È UNA PARTE FONDAMENTALE DEL GODERE.
NON CERCATE SOLO DI RIPETERE QUESTE SALITE: FERMATEVI A SALUTARE IL PASTORE NELL'ALPEGGIO, A NOTARE LA DIFFERENZA DI FIORITURA NEL CORSO DELL'ESTATE O IL GIOCARE DEL SOLE E DELLE OMBRE CHE CREA TRA LE MONTAGNE.
CERCATE LA BELLEZZA, CI SALVERÀ TUTTI DICONO, LA BELLEZZA.
SPERANDO DI AVER FATTO UN BUON LAVORO E DI AVERVI MESSO IL PALLINO DELLA CURIOSITÀ VI AUGURO DI PERDERVI TRA QUESTE "MONTAGNE PROLETARIE" E, APPENA PRIMA DI UN TRAMONTO, NE SONO SICURO, CULLATI DALLE LORO PIEGHE, SE CHIUDETE GLI OCCHI, SENTIRETE IL LORO RESPIRO E IL LORO RACCONTO CHE DA SECOLI NON TACE MAI.