Come sarebbe il nostro modo di interagire e comunicare se i social media non esistessero? E se non esistesse nemmeno Internet?
Anche nello specifico ambito dell’arrampicata, domande come queste non avrebbero senso per gran parte dei climber moderni. Infinite potenzialità comunicative, un’immediatezza e fruibilità completa delle informazioni, tante possibilità per tutti per far sentire la propria voce. Tutto è cambiato anche nella trasmissione della cultura, e il mondo verticale non è stato certo esente da questa rivoluzione, con tutti i pro e contro che questi media hanno comportato.
Per questi motivi, dopo il numero 34 sul presente e futuro delle falesie, riproponiamo un numero concettuale qui dedicato al tema della comunicazione e all’importanza che ha nel condizionare il modo di fare informazione e cultura stessa dell’arrampicata.
Nella nostra indagine non mancherà la voce di diversi climber di riferimento, sia giovani che meno giovani, intervistati a proposito del loro rapporto con questi strumenti mediatici. Punti di vista anche molto diversi, a dare quindi una prospettiva ampia su come questi strumenti vengano usati e percepiti dai professionisti dell’arrampicata.