«DAL MOMENTO IN CUI L'UOMO HA COMINCIATO A INTERROGARSI SULLA PROPRIA ORIGINE E SU QUELLA DEL MONDO INTORNO A LUI, LE SUE RIFLESSIONI SI SONO ESTESE ANCHE ALLE CIME E ALLE CATENE MONTUOSE. L'IDEA CHE FOSSERO SORTE DAL NULLA ERA IMPENSABILE PER LA MAGGIOR PARTE DEI POPOLI PRIMITIVI, CHE CERCAVANO SPIEGAZIONI E SE LE DAVANO ATTRAVERSO I MITI PIÙ DISPARATI, MA TUTTI ACCOMUNATI DALLO STESSO TIMORE REVERENZIALE NEI CONFRONTI DELLA NATURA, LA NATURA DIVINA DI QUESTI 'MONUMENTI' ANTICHISSIMI, DIMORA DI DIVINITÀ BUONE E CATTIVE. LA MONTAGNA AL CENTRO, IMMAGINE DELLA PAURA METAFISICA DELL'UOMO DI FRONTE ALLA FINE E ALLO STESSO TEMPO IMMAGINE DELLA SUA HYBRIS.» IN PIENA SINTONIA CON CULTURE E TRADIZIONI MILLENARIE, REINHOLD MESSNER HA SEMPRE CONCEPITO LA MONTAGNA COME UN'ESPERIENZA CHE VA BEN OLTRE IL GESTO SPORTIVO, PER QUANTO ESTREMO, E CHE COINVOLGE LO SPIRITO COSÌ COME IL FISICO. IN QUESTO LIBRO MOLTO PARTICOLARE, MESSNER, INSIEME ALLO STORICO RALF-PETER MÄRTIN, COMPIE UN VIAGGIO AFFASCINANTE ALLA RICERCA DELLE MONTAGNE SACRE DI TUTTI I CONTINENTI. STORIE, MITI, SALITE SI MESCOLANO IN UN RACCONTO EVOCATIVO E ILLUSTRATO DA SPLENDIDE FOTOGRAFIE CHE RESTITUISCE AL LETTORE L'IMMAGINE DI UN AMBIENTE INCANTATO E GRANDIOSO.