A MATTEO DELLA BORDELLA LA MONTAGNA HA DATO E TOLTO TANTO: L'HA CONSACRATO QUALE UNO DEI PIÙ GENIALI ALPINISTI DELLA NUOVA GENERAZIONE, MA GLI HA ANCHE PORTATO VIA IL PADRE FABIO, INSEGNANTE E ISTRUTTORE DEL CAI SCOMPARSO NEL 2007 IN UN TRAGICO INCIDENTE IN PARETE. EPPURE, MATTEO HA CONTINUATO AD APPROCCIARE OGNI VETTA A VISO APERTO, CON SPIRITO LEALE E GRANDE RISPETTO PER LA NATURA, LONTANO DA OGNI RETORICA DI CONQUISTA. PERCHÉ L'ARRAMPICATA È PIÙ DI UNO SPORT: È UN'INFLESSIBILE MAESTRA DI VITA, UN VIAGGIO ESISTENZIALE NEL QUALE CI SI METTE OGNI VOLTA ALLA PROVA TRA GIOIE E SPAVENTI, SFIDE E TIMORI, TRAGUARDI E FALLIMENTI, ASCESE E BARATRI. OGGI, QUESTO GIOVANE TALENTO CI RACCONTA COME L'ALPINISMO GLI ABBIA CAMBIATO LA VITA, RENDENDOLO L'UOMO CHE È DIVENTATO. LE SFIDE AFFRONTATE IN PARETE - DALLE PRIME SCALATE CON IL PADRE, APPENA DODICENNE, ALLE ECCEZIONALI IMPRESE BY FAIR MEANS, OVVERO SENZA MEZZI ARTIFICIALI - GLI HANNO REGALATO ENORMI SODDISFAZIONI E IMPARTITO SEVERE LEZIONI. UN PERCORSO FATTO DI SUCCESSI, DI PREMI, DELLA STIMA DI MAESTRI DEL CALIBRO DI REINHOLD MESSNER, MA ANCHE DI CADUTE, SCONFITTE E PASSAGGI DOLOROSI. ESPERIENZE CHE L'HANNO FATTO CRESCERE, IN TUTTI I SENSI: L'HANNO RESO CAPACE DI AFFRONTARE I PROPRI LIMITI E LOTTARE CON QUELLE PAURE CHE SI AGITANO NEL PROFONDO DI CIASCUNO DI NOI. IMMERSO IN UNA CORNICE DI PAESAGGI MOZZAFIATO - DALLE ALPI ALLA PATAGONIA, DALLA GROENLANDIA AL PAKISTAN - IL SUO RACCONTO VA BEN OLTRE LA CRONACA SPORTIVA: CI MOSTRA COME SCALARE SIGNIFICHI INNANZITUTTO SCOPRIRE SE STESSI, INVENTARE E INVENTARSI COSTANTEMENTE, IMPARARE L'ARTE DELLA PERSEVERANZA, DELL'ACCETTAZIONE E DELLA RINUNCIA. E CI RICORDA QUANTO SIA IMPORTANTE, IN MONTAGNA COME NELLA VITA, AVERE IL CORAGGIO DI AMMETTERE UN ERRORE O DI PERCORRERE LA VIA MENO BATTUTA.