GIGI PANEI SI STABILÌ IN VALLE D’AOSTA, LA VALLÉE, VERSO LA FINE DEGLI ANNI TRENTA E, CON IL GRADO DI SERGENTE E LA QUALIFICA DI SCIATORE–ROCCIATORE, FREQUENTÒ LA SCUOLA MILITARE ALPINA DI AOSTA. DOPO L’8 SETTEMBRE 1943 PARTECIPÒ ALLA RESISTENZA CON LA BANDA PARTIGIANA DI COURMAYEUR. NEL DOPOGUERRA DIVENNE DIRETTORE DELLA SCUOLA DI SCI ESTIVO DEL COLLE DEL GIGANTE, GESTORE DEGLI OMONIMI SKILIFT, ALLENATORE DELL’ASSOCIAZIONE SPORT INVERNALI DELLA VALLE D’AOSTA (ASIVA) E COMPAGNO DI CORDATA DI GIUSTO GERVASUTTI, LUIGI CARREL, SERGIO VIOTTO E WALTER BONATTI. MAESTRO DI SCI E GUIDA ALPINA DEL MONTE BIANCO, HA CONTRIBUITO CON LE SUE INIZIATIVE ALLO SVILUPPO DEGLI SPORT INVERNALI IN VALLE D’AOSTA. I MIGLIORI DISCESISTI E SLALOMISTI VALDOSTANI TRA GLI ANNI 1950 E 1960 FURONO SUE CREATURE: DAVIDE DAVID, OSVALDO PICCHIOTTINO, PIERO VIOTTO, GIULIANA CHENAL MINUZZO, GLORIANDA CIPOLLA, FRANCO BERTHOD E LO STESSO RENATO ROSA CHE CON LUI È STATO VITTIMA DELLA PASSIONE PER LA NEVE. MORÌ A SOLI 52 ANNI, SEPOLTO DA UNA VALANGA, MENTRE STAVA ISPEZIONANDO UN TRACCIATO DI GARA SOTTO LA CRESTA D’ARP IN OCCASIONE DEI CAMPIONATI NAZIONALI DI SCI DI COURMAYEUR DEL FEBBRAIO 1967. LA SUA TOMBA SI TROVA NEL CIMITERO DI COURMAYEUR NELL’ALA RISERVATA ALLE VITTIME DELLA MONTAGNA. UN GIORNO CONFESSÒ A UN AMICO: «CREDO CHE NON CI SI POSSA STACCARE DA QUESTE MONTAGNE NEMMENO DA MORTI». DEL RESTO I VALDOSTANI LO CONSIDERAVANO UNO DI LORO E, STORPIANDO ALLA FRANCESE LA VOCALE FINALE DEL SUO COGNOME, LO CHIAMAVANO PANEY. QUASI UN TITOLO ONORIFICO.