VOCABOLARIO DELLE AREE INTERNE. 100 PAROLE PER L'UGUAGLIANZA DEI TERRITORI
20,00 €
(20,00 € N.)
Tasse incluse
Titolo
VOCABOLARIO DELLE AREE INTERNE. 100 PAROLE PER L'UGUAGLIANZA DEI TERRITORI
Autore
AA.VV. TOMEO N. (CUR.)
Editore
RADICI EDIZIONI
Anno di pubblicazione
2024
Ean
9791281235205
Il 'Vocabolario delle aree interne' è il frutto di un lavoro collettivo e multidisciplinare volutamente estraneo alle logiche accademiche e ancorato alle esperienze territoriali. Un dizionario critico e ragionato, utile come strumento di approfondimento di questioni che riguardano almeno tredici milioni di cittadini, alle prese con la sempre più crescente privazione di alcuni diritti fondamentali. Dalla A di Abbandono alla W di Welfare, più di 60 contributors tentano di ripartire dalle parole che negli ultimi anni sono state usate (e a tratti abusate) per descrivere, narrare e dibattere su realtà troppo spesso raccontate come inesorabilmente predestinate alla marginalità. Cento lemmi che aiutano a capire cosa è rimasto lassù, nella grande area interna italiana. Una bussola per navigare tra i monti e i paesi d'Italia e un invito a giocare un'altra partita: non quella della crescita, ma piuttosto quella dell'equilibrio, della cooperazione al posto della competizione, nella consapevolezza che i problemi delle aree interne, primo fra tutti quello delle disuguaglianze, non possono essere risolti applicandovi lo stesso modello che le ha marginalizzate. Prefazione di Rossano Pazzagli. Postfazione di Marco Giovagnoli.
IL "VOCABOLARIO DELLE AREE INTERNE" È IL FRUTTO DI UN LAVORO COLLETTIVO E MULTIDISCIPLINARE VOLUTAMENTE ESTRANEO ALLE LOGICHE ACCADEMICHE E ANCORATO ALLE ESPERIENZE TERRITORIALI. UN DIZIONARIO CRITICO E RAGIONATO, UTILE COME STRUMENTO DI APPROFONDIMENTO DI QUESTIONI CHE RIGUARDANO ALMENO TREDICI MILIONI DI CITTADINI, ALLE PRESE CON LA SEMPRE PIÙ CRESCENTE PRIVAZIONE DI ALCUNI DIRITTI FONDAMENTALI. DALLA A DI ABBANDONO ALLA W DI WELFARE, PIÙ DI 60 CONTRIBUTORS TENTANO DI RIPARTIRE DALLE PAROLE CHE NEGLI ULTIMI ANNI SONO STATE USATE (E A TRATTI ABUSATE) PER DESCRIVERE, NARRARE E DIBATTERE SU REALTÀ TROPPO SPESSO RACCONTATE COME INESORABILMENTE PREDESTINATE ALLA MARGINALITÀ. CENTO LEMMI CHE AIUTANO A CAPIRE COSA È RIMASTO LASSÙ, NELLA GRANDE AREA INTERNA ITALIANA. UNA BUSSOLA PER NAVIGARE TRA I MONTI E I PAESI D’ITALIA E UN INVITO A GIOCARE UN’ALTRA PARTITA: NON QUELLA DELLA CRESCITA, MA PIUTTOSTO QUELLA DELL’EQUILIBRIO, DELLA COOPERAZIONE AL POSTO DELLA COMPETIZIONE, NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE I PROBLEMI DELLE AREE INTERNE, PRIMO FRA TUTTI QUELLO DELLE DISUGUAGLIANZE, NON POSSONO ESSERE RISOLTI APPLICANDOVI LO STESSO MODELLO CHE LE HA MARGINALIZZATE. PREFAZIONE DI ROSSANO PAZZAGLI. POSTFAZIONE DI MARCO GIOVAGNOLI.
VOCABOLARIO DELLE AREE INTERNE. 100 PAROLE PER L'UGUAGLIANZA DEI TERRITORI
Autore
AA.VV. TOMEO N. (CUR.)
Editore
RADICI EDIZIONI
Anno di pubblicazione
2024
Ean
9791281235205
Il 'Vocabolario delle aree interne' è il frutto di un lavoro collettivo e multidisciplinare volutamente estraneo alle logiche accademiche e ancorato alle esperienze territoriali. Un dizionario critico e ragionato, utile come strumento di approfondimento di questioni che riguardano almeno tredici milioni di cittadini, alle prese con la sempre più crescente privazione di alcuni diritti fondamentali. Dalla A di Abbandono alla W di Welfare, più di 60 contributors tentano di ripartire dalle parole che negli ultimi anni sono state usate (e a tratti abusate) per descrivere, narrare e dibattere su realtà troppo spesso raccontate come inesorabilmente predestinate alla marginalità. Cento lemmi che aiutano a capire cosa è rimasto lassù, nella grande area interna italiana. Una bussola per navigare tra i monti e i paesi d'Italia e un invito a giocare un'altra partita: non quella della crescita, ma piuttosto quella dell'equilibrio, della cooperazione al posto della competizione, nella consapevolezza che i problemi delle aree interne, primo fra tutti quello delle disuguaglianze, non possono essere risolti applicandovi lo stesso modello che le ha marginalizzate. Prefazione di Rossano Pazzagli. Postfazione di Marco Giovagnoli.