"CAMMINARE" NON È UN SAGGIO E NON È NEMMENO UN RACCONTO, MA È UN SENTIERO DI MONTAGNA. L'AUTORE CI GUIDA LUNGO I "CONFINI NATURALI", ATTRAVERSO PERCORSI CHE CALPESTEREMO INSIEME A LUI. DALLE DISPUTE CONFINARIE, ALLE FRONTIERE MOBILI CREATE DALLO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI. DALLE PERSECUZIONI DA CUI CERCARONO DI FUGGIRE GLI ITALIANI AI TEMPI DEL FASCISMO, FINO ALLE NUOVE ROTTE DEI MIGRANTI LUNGO I BALCANI. NON TROVEREMO NÉ MURI NÉ FILO SPINATO. MA UN CIPPO, UN MURETTO A SECCO, UN OMETTO DI SASSI, IL FRUSCIO DEI FILI D'ERBA MOSSI DAL VENTO O IL RUMORE DELLE ACQUE DI UN RUSCELLO. "CAMMINARE" È UN INVITO AL DIALOGO E ALL'INCONTRO, A UNIRE CIÒ CHE L'UOMO – E NON DI CERTO LA NATURA – HA DIVISO.