NEI LONTANI ANNI '50 STRAND E ZAVATTINI SI CIMENTARONO IN UN LAVORO FOTOGRAFICO E SOCIOLOGICO SUL PAESE DI LUZZARA.
OGGI MICHELE PELLEGRINO E DIEGO ANGHILANTE RACCONTANO ELVA E LA SUA GENTE.
UNO DEI REPORTAGE FOTOGRAFICI PIÙ COMPLETI CHE UN PAESE DELLE ALPI ABBIA MAI AVUTO. NESSUNO STUDIO STORICO E SOCIOLOGICO POTRÀ FAR CONOSCERE ALTRETTANTO BENE AI POSTERI LA REALTÀ DI UN PAESE COME ELVA.
OGNI FOTO DI QUESTO LIBRO -NON SOLAMENTE I RITRATTI, MA LE PORTE, I FILI D'ERBA E I CIELI- RESTITUISCONO L'ANIMA DI UN PAESE UNICO E INSIEME EMBLEMATICO.
SI TRATTA SPESSO DI VEDUTE SCABRE E SEVERE: POCHI VOLUMI ASTRATTIZZANTI, LA FUNZIONE DESCRITTIVA RIDOTTA AL MINIMO, LA "CARTOLINA" SCARNIFICATA.
CIÒ CHE COLPISCE NELLA FOTOGRAFIA DI PELLEGRINO È IL RAFINATO NITORE DELLE SUE TONALITÀ. SOPRATTUTTO I BIANCHI DISPIEGANO UNO SPETTRO CHE VA DAI RIVERBERI ARGENTEI AI RETROTERRA NICHELATI: È LA GRANDE MAGIA DEL BIANCO E NERO, IL POTERE DI EVOCAZIONE E RE-INVENZIONE CHE L'INFINITA GAMMA DI GRIGI RIESCE A CREARE.
DIEGO ANGHILANTE