PAESAGGIO CIVILE. STORIE DI AMBIENTE, CULTURA E RESISTENZA
22,00 €
(22,00 € N.)
Tasse incluse
Titolo
PAESAGGIO CIVILE. STORIE DI AMBIENTE, CULTURA E RESISTENZA
Autore
IOVINO SERENELLA
Editore
IL SAGGIATORE
Collana
LA CULTURA
Anno di pubblicazione
2022
Ean
9788842831198
In un appassionato viaggio lungo la Penisola, Serenella Iovino ci mostra il paesaggio italiano: i resti di Gibellina su cui oggi sorge il Cretto di Burri, i territori porosi di Napoli e la bellezza anfibia di Venezia, le terre dolenti dell’Irpinia e dell’Aquila, e poi le Langhe, dove vigneti sterminati si intrecciano al passato partigiano. Di ognuno di questi paesaggi riesce a portare alla luce le ferite e i riscatti, le amnesie e le memorie che dicono chi siamo e chi vogliamo essere. Fin dalle prime pagine di “Paesaggio civile”, Serenella Iovino chiarisce subito che il paesaggio non è mai semplicemente un’esperienza estetica o una porzione di territorio catturata dal nostro sguardo. Ridurlo a questo significherebbe tradirlo. Il paesaggio, invece, è la sintesi dei corpi e delle storie che nel tempo ne hanno determinato la forma, e insieme è l’anima di comunità e luoghi che aspirano al futuro. Il paesaggio è un noi, un orizzonte politico che include tutti, e raccontarlo significa parlare delle violenze e degli abusi che lo sfigurano, ma anche dei sogni e dei progetti artistici che rispondono a queste violenze e abusi, e si impongono come necessari gesti di resistenza.
IN UN APPASSIONATO VIAGGIO LUNGO LA PENISOLA, SERENELLA IOVINO CI MOSTRA IL PAESAGGIO ITALIANO: I RESTI DI GIBELLINA SU CUI OGGI SORGE IL CRETTO DI BURRI, I TERRITORI POROSI DI NAPOLI E LA BELLEZZA ANFIBIA DI VENEZIA, LE TERRE DOLENTI DELL'IRPINIA E DELL'AQUILA, E POI LE LANGHE, DOVE VIGNETI STERMINATI SI INTRECCIANO AL PASSATO PARTIGIANO. DI OGNUNO DI QUESTI PAESAGGI RIESCE A PORTARE ALLA LUCE LE FERITE E I RISCATTI, LE AMNESIE E LE MEMORIE CHE DICONO CHI SIAMO E CHI VOGLIAMO ESSERE. FIN DALLE PRIME PAGINE DI "PAESAGGIO CIVILE", SERENELLA IOVINO CHIARISCE SUBITO CHE IL PAESAGGIO NON È MAI SEMPLICEMENTE UN'ESPERIENZA ESTETICA O UNA PORZIONE DI TERRITORIO CATTURATA DAL NOSTRO SGUARDO. RIDURLO A QUESTO SIGNIFICHEREBBE TRADIRLO. IL PAESAGGIO, INVECE, È LA SINTESI DEI CORPI E DELLE STORIE CHE NEL TEMPO NE HANNO DETERMINATO LA FORMA, E INSIEME È L'ANIMA DI COMUNITÀ E LUOGHI CHE ASPIRANO AL FUTURO. IL PAESAGGIO È UN NOI, UN ORIZZONTE POLITICO CHE INCLUDE TUTTI, E RACCONTARLO SIGNIFICA PARLARE DELLE VIOLENZE E DEGLI ABUSI CHE LO SFIGURANO, MA ANCHE DEI SOGNI E DEI PROGETTI ARTISTICI CHE RISPONDONO A QUESTE VIOLENZE E ABUSI, E SI IMPONGONO COME NECESSARI GESTI DI RESISTENZA.
PAESAGGIO CIVILE. STORIE DI AMBIENTE, CULTURA E RESISTENZA
Autore
IOVINO SERENELLA
Editore
IL SAGGIATORE
Collana
LA CULTURA
Anno di pubblicazione
2022
Ean
9788842831198
In un appassionato viaggio lungo la Penisola, Serenella Iovino ci mostra il paesaggio italiano: i resti di Gibellina su cui oggi sorge il Cretto di Burri, i territori porosi di Napoli e la bellezza anfibia di Venezia, le terre dolenti dell’Irpinia e dell’Aquila, e poi le Langhe, dove vigneti sterminati si intrecciano al passato partigiano. Di ognuno di questi paesaggi riesce a portare alla luce le ferite e i riscatti, le amnesie e le memorie che dicono chi siamo e chi vogliamo essere. Fin dalle prime pagine di “Paesaggio civile”, Serenella Iovino chiarisce subito che il paesaggio non è mai semplicemente un’esperienza estetica o una porzione di territorio catturata dal nostro sguardo. Ridurlo a questo significherebbe tradirlo. Il paesaggio, invece, è la sintesi dei corpi e delle storie che nel tempo ne hanno determinato la forma, e insieme è l’anima di comunità e luoghi che aspirano al futuro. Il paesaggio è un noi, un orizzonte politico che include tutti, e raccontarlo significa parlare delle violenze e degli abusi che lo sfigurano, ma anche dei sogni e dei progetti artistici che rispondono a queste violenze e abusi, e si impongono come necessari gesti di resistenza.